La Cina cresce a ritmi mostruosi, ma non lo fa seguendo quelle che sarebbero le norme di buona creanza ecologica. Dopo un 2014 semplicemente da dimenticare, ecco che arriva la prima allerta del governo sulle condizioni di inquinamento di Pechino, la capitale della Repubblica popolare.
Una città che ha un inquinamento record, che tutti avevamo imparato a riconoscere in quella cappa grigia che copriva la città durante le olimpiadi, e che non sembra poter vedere, almeno nel breve e nel medio periodo, alcun tipo di miglioramento.
Secondo l’allarme delle autorità infatti, si sarebbe superata la soglia di 200 per l’indicatore delle polveri sottili e dell’inquinamento causato dalle auto, numero semplicemente incredibile per l’Europa e per gli Stati Uniti, e che sta creando non pochi problemi alle autorità e alla popolazione della Repubblica Popolare.
Più malattie ai polmoni e al sistema cardio-vascolare
L’inquinamento di Pechino sarebbe, secondo gli osservatori internazionali, responsabile degli incredibili (e tristissimi) numeri, che raccontano di una incidenza più che doppia nella capitale cinese di malattie del polmone e del sistema-cardiovascolare.
Numeri incredibili, che non hanno nulla a che condividere con le realtà, pur inquinate, europee, e che hanno causato lo stato d’allarme anche per i cittadini stranieri che risiedono nella città cinese.
Le ambasciate avvisano: limitare al minimo gli spostamenti all’esterno
Nel frattempo le principali ambasciate europee hanno diffuso un allarme che invita i loro concittadini a spendere il meno possibile tempo all’aperto, dato che le condizioni di inquinamento sembrano essere particolarmente serie e particolarmente detrimentali per chi vive nella città.